lunedì 22 settembre 2008

La foto del mese


Nel primo giorno d'autunno, un bellissimo ricordo di fine primavera inizio estate...con l'esperacia di poterci tornare!

lunedì 8 settembre 2008

Turbo ha capitolato

Ciao a tutti, non potevo fare a meno di far partire questo post con la foto di mamma Orsi che esulta per essersi disfat....cioè per essersi tolta dalle pall...come dire perché ce l'ha fatta a sdoganare Turbo, ecco! Infatti mi dicono che era abbastanza tesa prima della messa. Nella foto è, infatti fuori dalla chiesa, dopo che il prete li ha definitivamente uniti. Già dalla sera prima Willy e i' Berva si erano adoperati per attaccare qua e là drappi con ironiche scritte lungo il tragitto da via Mascagni alla chiesa della Rocca di Montemurlo dove ha avuto luogo l'unione.
Presente anche l'immancabile Ciccio. Insieme abbiamo assistito increduli a qualcosa che non avremmo mai creduto possibile, ce l'avessero detto qualche tempo fa: Turbo che si sposa!!! E' ufficiale allora: il mondo a breve farà un giro su se stesso alla rovescio e poi imploderà...la spiegazione non sarà da imputare ai gas serra, al riscaldamento globale, dall'allargamento del buco dell'ozono in seguito ai milioni di barattoli di lacca usati ieri da mamma Orsi per far star su la bella cofana, all'uragano Gustav o al bollicino di Turbo alle Marze...no proprio non ci siamo. Il tutto sarà da ricercare nella storica giornata di ieri che verrà ricordata per l'armistizio temporaneo tra Turbo e Cristo e per la sua definitiva capitolazione! E bravo Turbo!
Riunito il terzetto dell'Universale, non poteva mancare la foto insieme. All'uscita di chiesa riso ai novelli sposi e poi foto a sfare con parenti e amici. Eccole sparse.






Dopo tutti pronti per andare a Villa La Castiglia a Quarrata per il ricevimento. Il Berva non si smentisce e profana il banchetto dell'aperitivo avventandosi su un pezzo di polenta fritta. Arrivano gli sposi, dopo ogni foto Turbo si avvicinava ai tavoli degli invitati...per salutarli? No, per vedere di raggranellare qualche boccone. Ma il buon Willy, da premuroso fratello minore, prende un'oliva ascolana e gliela porta durante l'ennesima foto coi parenti, Turbo spalanca e mangia con gratitudine.






La cena è stata deliziosa, prima di cominciare ci sono stati i ringraziamenti da parte degli sposi a tutti i convitati: Turbo non s'è lasciato scappare l'occasione per ricordare a tutti che alla fine della cena si pagava "alla romana", mentre la Kati ha fatto il suo ringraziamento in Maltese visto che c'erano anche i suoi parenti di Malta. Gli sposi hanno fatto più volte il giro dei tavoli per salutare tutti. Sia Turbo che la Kati in splendida forma come potete vedere. Mamma Orsi e il Coach erano radiosi e Willy ha come sempre tenuto banco. La Martina, detta Amò, è stata tutto il giorno a litigare col coprispalle/lenzuolo/stola/coperta di Linus. Dopo cena Karaoke, ricchi premi e cotillons!


Insomma davvero una bella giornata, passata con persone semplici e meravigliose a cui voglio un bene profondo.
Cari Thomas e Katiuscia, è partito anche il vostro "carrozzone" pieno per ora, di cose nuove e mai usate, di belle scoperte da fare e forse anche qualche lavoro in corso da dribblare sempre tenendovi stretti per la mano. Vi auguro ogni bene. Buon Viaggio, amici miei.

giovedì 4 settembre 2008

Kuala - Singa - Kong

Ciao e ben ritrovati a tutti. Durante lo scorso mese d'agosto mi sono "affacciato" nel mio adoratissimo sud-est asiatico per visitare alcuni Paesi come la Malesia, Singapore ed Hong Kong. A modo proprio ogni posto è bello perché unico. Singapore me l'aspettavo un po' meglio: a parte 10 mila centri commerciali che vendono tutti la stessa roba e, per carità, i prezzi bassi e le occasioni che si possono rimediare per quanto riguarda l'elettronica, il resto non è davvero un granché...Sentosa l'isola dei divertimenti (che nel 2010 ospiterà anche gli Universal Studios) è la summa delle finzioni che si ritrovano ovunque in quest' isola-Stato che è Singapore. La Malesia è stata davvero una bella scoperta; Kuala Lumpur è una città caotica, piena di traffico e quindi di smog, senza un vero e proprio "centro storico", incredibilmente grande e difficile da girare: a piedi ti spezzi le gambe per le distanze, esiste una sola linea di metro, poi ci sono un tram ed una monorotaia...i tre mezzi, ovviamente non hanno le fermate vicine, né lo stesso biglietto...morale: per andare da un posto ad un altro della città si perdono quarti d'ora per gli scambi e l'acquisto dei vari biglietti: tanto vale andare a piedi e ciao! Al contrario di Kuala Lumpur, a Singapore esiste una CARD che vale udite udite 5 ANNI! Costa 7 € e ci puoi andare a giro in metro e forse è anche convenzionata con delle linee di bus! In pratica spostarsi per Singapore coi "mezzi" costa sette euri ogni 5 anni...la Card, come tutti i titoli di viaggio per la singola corsa è "refundable", in pratica ti rendono anche dei soldi se la restituisci perché in questo modo si salvaguardia l'ambiente! Io non l'ho resa, non perché sono ricco, né perché odio l'ambiente ma semplicemente perché spero di tornare entro 5 anni a Singapore!
Al di là del traffico e del bordello assurdo per girarla (ma anche questo contribuisce a renderla unica nel suo genere), Kuala Lumpur mi è molto piaciuta. Ha un fascino un po' indiano, un po' islamico e un po' cinese...questo si riflette anche nei malesi che sono appunto uno strano incrocio di queste tre culture e razze. C'è libertà assoluta di professare la propria religione (induista nei vari templi indù, islamica nelle numerose moschee e buddista) e per strada tutti si fanno i fatti propri, c'è un tasso di criminalità vicino allo zero per cento e ovunque per strada, di notte, dalle 23 in poi c'è gente. Tutti a giro, che siano turisti o gente del posto. A differenza del giorno, in cui in giro non vedi quasi nessuno per il gran caldo afoso, umido e quindi appiccicoso, la notte la città vive: ovunque bancarelle con frutta del posto tagliata lì per lì, tavolini stile fiera, per la degustazione e zangola dove sciacquarsi le mani in seguito. Amatissimo dai malesi il puzzolentissimo e nauseabondo DURIAN, una sorta di gigantesca uva del deserto. La polpa all'aspetto è ocra, al tatto viscida, in bocca una pappa immonda che non so descrivere e con un odore talmente disgustoso da essere bandita da alberghi e luoghi pubblici! Nel nostro hotel c'era la scritta NO SMOKING e NO DURIAN con tanto di cartello di divieto...faranno schifo?!





Per quanto riguarda la città e le sue "bellezze" ho potuto visitare lo Skybridge che unisce al 41esimo piano le due torri gemelle Petronas ( simbolo della città e testimonianza del suo rilancio economico e culturale stile città "al passo coi tempi"). Si ottengono i biglietti gratuitamente previo fila interminabile dalle 8 di mattina...però ne vale la pena! Inoltre non mi sono fatto mancare una cenetta a 400 metri d'altezza sul ristorante girevole della bella Menara Tower, una visita alla più grande voliera del mondo piena di pappagalli e uccelli esotici, una capatina ai bellissimi giardini delle orchidee e degli ibiscus (fiore nazionale), al museo delle arti islamiche (bello davvero) alle belle Batu Caves (grotte a nord della città) e alla carinissima città di Melacca che dal luglio del 2007 è entrata a far parte dei siti Unesco.





La tappa successiva si è svolta nel fitto della foresta, più precisamente del cuore della Malesia peninsulare: il Parco Nazionale Taman Negara. Il Taman Negara è un parco che vanta decine di specie diverse di animali tipiche della zona: dalle tigri agli elefanti, dai bisonti ai daini, dalle scimmie ai numerosi serpenti...Peccato che tutte queste belve si guardino bene dallo stare vicino alle aree dove ci sono gli insediamenti umani. Ergo delle bestie sovracitate non ne ho viste nemmeno mezza...mi sono accontentato di insetti stecco, ragni, scorpioni, coleotteri, formiche grandi come tappini di bic e pipistrelli in gran quantità! Le attività svolte nel parco una vera libidine: trekking sulle colline Teresek (la guida, dopo una scarpinata in salita con una pendenza del 70 %, un caldo mostruoso e noi con la lingua in terra, si gira e fa: "ecco adesso si inizia la salita tosta"...mi sono detto 'questo ha i nervi a pezzi'!), fichissima esperienza sul Canopy walkway, un ponte/passerella di legno e corde sospeso a 50 metri d'altezza, assicurato ai fusti di alberi millenari e che passa, appunto proprio in mezzo alle chiome di questi giganteschi abitanti del Parco, i veri proprietari della Malesia. Anche le città infatti sono talmente vicine, circondate, invase dalla foresta che non si capisce se questa sia stata arginata per far posto al cemento o se sia la foresta ad aver già inghiottito tutto il cemento che c'era e stia per far lo stesso anche con Kuala Lumpur e le altre realtà. Poi il bagno nel fiume Tembeling con la corrente che portava via, la gita in lancia sulle rapide e l'escursione speleologica in una caverna del parco dove per passare da una "stanza" all'altra c'era da acquattarsi o allungarsi, rannicchiarsi fino a diventare una pallina o guadare dei torrentelli e comunque sempre accompagnati da pareti gremite di pipistrelli intenti a schiacciare un sonnellino pomeridiano e molto poco inclini ad interessarsi dei passanti...uno spettacolo fuori misura!





Dal Taman Negara ci siamo spostati dopo 4 giorni di attività immersi nella natura più selvaggia ed antica (si pensa infatti che questa foresta sia la più antica del pianeta in quanto non è stata interessata neanche dalle ultime glaciazioni) e come penultima mèta avevamo programmato le isole Perhentian...una libidine simile alle Seychelles...acqua pulitissima che cambia colore passando dal celeste all'azzurro al blu turchese, gli scogli di granito molto simili alle formazioni delle Seychelles, acqua calda e spiaggia bianchissima fatta di polvere di corallo! Io andavo a fare il bagno e tornavo dopo ore ed ore: una flora sterminata costituita da coralli a ombrello o ramificati, rocce con un ammassio di piante tropicali e ciuffi di anemoni dai colori più bizzarri sempre frequentati dai pesci pagliaccio stile Nemo. Con una ricchezza di cibo così ampia i pesci pappagallo spopolano ed arrivano a diventare giganteschi, tutti gli altri coloratissimi pesci vivono indisturbati tra queste costruzioni naturali a volte alte come palazzi e sempre piene di vita...non so descrivervi la quantità e le numerose varietà di conchiglie che ho visto, peccato che fossero tutte abitate! A Turtle beach ho anche visto uno squaletto e una tartaruga marina...spettacolari!

Ultima tappa del nostro viaggio in Asia: Hong Kong che da scalo obbligato abbiamo fatto diventare mèta. Bella davvero e molto molto intrigante...tanta la roba da comprare e bel purpourri di razze. Scorci mozzafiato come il PEAK sono l'ideale se si vuol godere della bellezza del suggestivo skyline di Hong Kong. Foto a sfare...e menomale che a Singapore mi ero comprato la macchina fotografica nuova!