venerdì 21 agosto 2009

Elogio alla follia


Si dice sempre che "in tempi non sospetti" ho fatto questo o quello, pensavo una cosa che nessun altro ancora pensava...ma poi nessuno può davvero sapere se è vero o no. Io sto vivendo i tempi non sospetti di un avvenimento futuro. E allora voglio adesso fare un elogio alla Veronica Santini, cioè alla Stordita che da qui in avanti sarà Stordy!
Meraviglia dell'eloquio, maestria di ricami ortografici, florilegio di taglienti ma ironici vezzeggiativi. Questo e molto altro ancora nel racconto di Donna Stordy di ritorno dal profondo sud. Adesso che sono in tempi non sospetti posso dire, prima che tutti lo leggano e tutti si facciano, come me, scorpacciate di risate a diritto che questo vuole anche essere un elogio al coraggio e alla follia: Stordy, ti ho voluto bene!
Parlo a chi è menzionato con garbo, umorismo e ironico acume tra le righe che la Stordy ci ha regalato: non prendetevi troppo sul serio, l'autoironia è gran cosa ma qui si tratta di un trattato di stima; chi è menzionato di più e con più taglienti descrizioni, ha la stima della Stordy, è ovvio.
Grande Vero, ho letto il tuo racconto ad alta voce in un baretto frequentato da gente losca (Meo e Latrina) e sebbene né io né (notare gli accenti) il Tinti sapessimo cosa aspettarci da quelle pagine, ne abbiamo goduto molto (notare il NON accento). Il Meo era un po' concentrato su di sé (con l'accento) e sul caldo e ha seguito i pezzi che più gli interessavano. Il Pupillo ha riso di se stesso (all'accento dico NO!) e delle sue deflagrazioni intestinali. Brava Stordy!

3 commenti:

Unknown ha detto...

mitico Jeannnnnn!

Anonimo ha detto...

tutto vero, condivido tutto, ma un dubbio mi attanaglia da giorni...: cosa ne penserà ( e sopratutto come reagira?)S.I.E.P.M.G. ?
ciao
il cozzaro

Jean ha detto...

Se è intelligente come non dà a vedere, si metterà a ridere.